Perchè crediamo nella necessità di costruire un plank diverso rispetto al plank tradizionale

Alcune criticità rilevate nel plank tradizionale

LEVA TROPPO LUNGA Una leva così lunga rende nella maggior parte dei casi impossibile eseguire l'esercizio senza alcun compenso. Spesso l'attivazione dei muscoli psoas, gambe, pettorali e lombari supera di gran lunga l'attivazione dei muscoli addominali che, a nostro avviso, dovrebbero essere il primo obiettivo dell'esercizio.

riprogrammazione posturale, personal training, rieducazione funzionale, postura, posturologia, corsi di formazione posturale, canali Postural Method, mal di schiena, scoliosi, male al collo, alluce valgo, implemento performance, atleta, ginnastica correttiva, prevenzione, infortunio, post intervento, sport, formazione, corsi di formazione

  • POSIZIONAMENTO DI MANI E BRACCIA Il posizionamento unito delle mani favorisce l'attivazione dei muscoli pettorali che fungeranno quindi da muscoli di compenso rispetto all'attivazione addominale.
  • FLESSIONE DELL’ANCA La non estensione dell'anca durante l'esercizio rinforza i muscoli stabilizzatori della colonna solo in angoli parziali e non in tutti gli angoli utili nella dinamica del movimento.
  • PERCEZIONE Il feedback del soggetto è essenziale. Affinchè l'esercizio possa considerarsi eseguito correttamente, l'attivazione deve essere percepita nei muscoli target e non anche nei muscoli di compenso. In tal caso, l’esercizio dovrà essere facilitato o riadattato. Per questo crediamo che ognuno abbia il proprio plank e che l'esercizio, come strumento, debba essere costruito sulle esigenze del singolo individuo.

Nel corso degli anni abbiamo creato più di 150 tipologie di plank per persone di diverso livello di allenamento ed età.