*Mobilità attiva statica: è il range articolare raggiunto grazie all'attivazione del corretto baricentro muscolare. Nel caso dell'esempio, è l'attivazione dei muscoli addominali a garantire il mantenimento della posizione, non l'attivazione dello psoas o del quadricipite.
Concetti di Base - Parte I
A nostro avviso tutta la mobilità articolare posseduta dal soggetto deve essere correttamente
stabilizzata.
La corretta stabilizzazione si ottiene quando durante i movimenti gli assetti della colonna
vertebrale, della gabbia toracica e del bacino vengono mantenuti in posizione contro la
tensione dei muscoli periferici.
In dinamica, tutti i ROM (Range Of Motion) articolari sfruttati ma non stabilizzati costituiranno il
nostro potenziale angolo di infortunio, poiché il soggetto vi arriverà necessariamente
sfruttando le compensazioni.
Da qui nasce il nostro intento di costruire:
- Una buona mobilità articolare passiva
- Una buona stabilizzazione dei ROM che la persona utilizza nella vita quotidiana (le esigenze dinamiche possono variare molto a seconda del soggetto, dagli atleti agli anziani).
- Una mobilità attiva statica, il più vicino possibile alla mobilità passiva. Minore è l'angolo potenziale di infortunio, più stabile sarà il soggetto e meno suscettibile al trauma.
Pertanto essere molto elastici richiede contestualmente anche una grande capacità di stabilizzazione per evitare di creare punti di compensazione e sovraccarico strutturale.