L'azione di sostegno/spinta sulla colonna vertebrale e sul bacino dello schienale consente
l'allungamento dei muscoli posteriori della coscia, tricipiti surali, bicipiti brachiali e
pettorali, in un unico gesto rispettando l'allineamento della colonna vertebrale.
La regolazione dell'elemento mobile in base all'altezza e alla mobilità articolare dell'utilizzatore consente di collegare nella giusta proporzione tutti i muscoli della catena posteriore e del cingolo scapolo omerale, portandoli in allungamento coordinato e proporzionato alla rigidità di ogni singolo distretto muscolare coinvolto.
Attraverso questa macchina è possibile far lavorare svariati muscoli e articolazioni in diverse
direzioni e in diversi piani di spazio spostando il focus del lavoro su vari muscoli target.
È anche possibile, quando le circostanze individuali lo richiedono, lavorare un arto differente
dall'altro.
E’ possibile quindi lavorare spalla e scapola in direzioni e piani diversi. E con impugnature
diverse.
E’ possibile allungare i muscoli delle gambe in diverse direzioni e piani dello spazio.
E’ possibile allungare la caviglia in diverse direzioni e piani. Aumentare la dorsiflessione, la pronazione o la supinazione. L'azione coordinata di flessione ed estensione delle caviglie permette un'ulteriore regolazione della tensione dell'esercizio a livello globale.
Su questa macchina è possibile eseguire un'infinità di esercizi altamente personalizzati, con il
vantaggio di rapportare l’allungamento di un muscolo ad una già elevata tensione generale del corpo.
È quindi possibile collegare un muscolo ad un sistema e stabilizzare gli allungamenti attraverso
un'attivazione muscolare proporzionale ed un corretto posizionamento del bacino grazie all’aiuto dato
dalla macchina.
E' possibile aumentare la difficoltà e la complessità degli esercizi in modo diverso da persona a persona, a seconda delle loro caratteristiche.
Ad esempio, è possibile forzare maggiormente l'allungamento del cingolo scapolare omerale o l'antiversione del bacino.
La difficoltà percepita è altamente soggettiva e varia a seconda delle caratteristiche posturali e biomeccaniche del soggetto. Il concetto di "complessità" si riferisce a quante articolazioni sono incluse nell'esercizio. L'obiettivo è costruire esercizi il più complessi possibile con le percezioni corrette.